Addio ad Internet Explorer! E adesso?

Il fatidico giorno è arrivato, oggi 15 Giugno salutiamo per sempre Internet Explorer: Microsoft sospende in modo definitivo il supporto al suo primo storico browser, che cede definitivamente il testimone a Edge

Le origini del browser

La storia di Internet Explorer inizia nell’ormai lontano 1995 a pari passo con Windows 95 e in pochissimo tempo raggiunge quasi la totalità del mercato: è stato il primo approccio alla Rete per molti utenti. Dopo quasi trent’anni, però, Microsoft non supporterà più lo storico browser, disabilitandolo in modo permanente con uno dei prossimi aggiornamenti cumulativi.

Internet Explorer, come browser predefinito sui sistemi operativi Windows, si conquistò la sua posizione dominante in un paio d’anni e resistette per moltissimo tempo al vertice, fino alla comparsa di alternative più performanti. Nuovi browser, come Firefox, Safari e Chrome (vero leader attuale), si affacciarono sul mercato e si rivelarono più veloci, performanti e soprattutto sicuri; dall’altra parte Internet Explorer presentava sempre più bug e problemi a livello di lentezza e di sicurezza.

Dalle stelle alle..

Numericamente parlando, ad oggi poco più del 2% degli utenti lo utilizzano ancora, spesso soltanto perché è presente su vecchi dispositivi che non supporterebbero applicativi più recenti. Microsoft annunciò più di un anno fa lo stop al supporto e la sua rimozione dalla maggior parte delle versioni di Windows 10; per la piccolissima minoranza che ancora lo utilizzava, per i prossimi mesi, tentando di navigare su Explorer verrà dirottata su Microsoft Edge. A supporto delle aziende, fino al 2029 resterà operativa e supportata da Edge la IE Mode. In questo modo ci sarà tempo per aggiornare le applicazioni o intranet aziendali che ancora si basano su di esso.

Questo browser è stato tanto acclamato all’inizio, quanto bersagliato negli ultimi tempi, diventando il soggetto prediletto di una infinita serie di meme condivisi sui social; il più virale e divertente è forse:

 

Non lasciamoci prendere dall’effetto nostalgia: Internet Explorer non mancherà a nessuno.