ransomware Buran

Il ransomware WannaCry colpisce ancora?

Meno di due anni fa si è scagliato contro il mondo virtuale uno dei più discussi attacchi ransomware: WannaCry. Per molti mesi articoli su articoli  consigliavano quali azioni mettere in atto per difendersi o rimediare a questo attacco, poi non si è sentito più nulla in merito. Credevate che WannaCry fosse sparito? Non è per niente così.

Gli esperti di KaperskyLab, durante la stesura del report sull’evoluzione delle minacce IT, hanno trovato alcuni dati  interessanti; le informazioni sul terzo semestre del 2018 rivelano che il 28,72% degli attacchi ransomware sono stati sferrati tramite WannaCry.

I dati dicono che i cyber criminali lo utilizzano ancora frequentemente per raggiungere i loro scopi: questo sta a significare che è ancora in grado di infettare computer e produrre un guadagno per i malintenzionati.  Ad onor del vero, è necessario specificare che nonostante il continuo verificarsi di infezioni, non ha le stesse capacità di diffusione che aveva ad inizio 2017. Un altro dato interessante individuato da KaperskyLab è la diminuzione dei tipi di ransomware, ma l’incremento del numero di attacchi sferrati.

COME PROTEGGERSI? ECCO ALCUNI CONSIGLI

Gli esperti di KaperskyLab hanno stilato una lista di indicazioni per tutelarsi da questo ransomware, ecco i punti principali:
– Fare regolarmente gli aggiornamenti alla versione più recente del proprio sistema operativo in tutti i computer connessi alla vostra rete; in questa maniera le vulnerabilità vengono risolte.
– Utilizzate le soluzioni per la sicurezza anti-ransomware più indicate
– Per evitare di perdere i dati e le informazioni importanti, è importanti eseguire regolarmente il backup. Attualmente ci sono svariate opzioni per archiviare tutti i dati: su disco fisico o sul cloud per esempio.
– Non meno importante è la formazione dei propri dipendenti in merito alle minacce informatiche.

 

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Fonte dei contenuti: KasperskyLab