Phishing: nuove occasioni pericolose!

Una ricerca ha evidenziato che il fenomeno del phishing non si è mai evoluto così velocemente, come nell’ultimo anno e mezzo; si conferma infatti un pericolo concreto per tutti gli utenti, tra fake mail, link malevoli e finti siti web. Il 2018 è riconosciuto come l’anno più prolifico per quanto riguarda l’evoluzione delle minacce e relative conseguenze, il 2019 promette numeri ancora più importanti.

Quando si parla dell’evolversi del fenomeno del phishing, non ci si riferisce soltanto alle caratteristiche dell’attacco, ma anche alle occasioni in cui viene sferrato. Fino a qualche tempo fa, il trucco usato dai malintenzionati era fare leva sulla paura e la fretta di rimediare; ad oggi invece si prendono di mira le ricorrenze o occasioni particolari.

QUALCHE ESEMPIO

Il phishing online, per esempio, è particolarmente attivo durante le festività. Nel periodo di San Valentino, un’infinità di tentativi di attacchi informatici travestiti da annunci di fioristi o di siti per appuntamenti si sono registrati nel web. Un modus operandi prevedeva di mandare una mail al malcapitato che lo invitasse a registrarsi su un sito per poter poi rubare i suoi dati.

I tentativi di attacco phishing registrano un incremento in concomitanza del lancio di nuovi prodotti Apple: il meccanismo di questi attacchi è sempre il medesimo. I truffatori cercano di reindirizzare gli utenti su siti web non ufficiali, ma che imitano i servizi offerti dall’azienda di Cupertino per cercare di rubare i loro dati personali. L’utente riceve una mail e tramite un link fake, che lo conduce su una pagina per il recupero del proprio ID Apple e la truffa è fatta!

Un terzo ambito in cui vengono sferrati molti attacchi phishing è quello della ricerca di lavoro. È stato registrato un forte incremento di messaggi spam inviati “per conto” di società molto affermate e in grado di attrarre un gran numero di interessati.

 

Per cercare di non cadere vittima di questi attacchi è importante attivarsi e mettere in pratica poche e semplici linee guida.

 

Se poi hai particolari dubbi su email inaspettate ed allegati non richiesti,

o semplicemente vuoi capire come bloccare i ransomware erroneamente “cliccati” ed introdotti in azienda

 

 

Fonte dei contenuti: Aruba.it