Windows 7

Windows 7: l’addio nel Gennaio 2020

Manca un anno al momento in cui Microsoft smetterà di offrire il supporto a Windows 7: il sistema operativo andrà in pensione il 14 Gennaio 2020.
Da quella data non verranno più rilasciati gli update e le patch di sicurezza per questo sistema operativo. Quali sono le conseguenze e quali opzioni sono a disposizione degli utenti?

Chiunque utilizzi ancora Windows 7 dovrà scegliere: aggiornare il computer alla versione successiva, oppure rischiare di incappare in una serie quasi infinita di vulnerabilità. Infatti, se Microsoft non rilascia gli aggiornamenti, ogni falla nella sicurezza potrebbe essere utilizzata dai cyber criminali in agguato.
La stessa alternativa si era presentata agli utenti che utilizzavano Windows XP, sospeso già qualche anno fa; all’epoca, però, questa situazione aveva riguardato un numero inferiore di persone: il 24% contro il 35% attuale.

PERCHÉ FINISCE IL SUPPORTO?

Windows 7 risulta ormai essere un sistema operativo superato: rilasciato una decina di anni fa (nel lontano 2009), è stato surclassato dal più recente e continuamente aggiornato Windows 10. La data del pensionamento del sistema era nota già da tempo: da qualche anno venivano rilasciati solo aggiornamenti di sicurezza (non quelli funzionali), indicativo del fatto che il suo ciclo di vita fosse in dirittura d’arrivo.

Come riporta il sito ufficiale:

Ogni prodotto Windows ha un ciclo di vita. Il ciclo di vita ha inizio quando il prodotto viene rilasciato sul mercato e termina quando non è più supportato

COSA POSSONO FARE GLI UTENTI?

Il primo passo, quello più indicato, è sicuramente quello di aggiornare il sistema operativo ad una versione più recente. Il consiglio è passare direttamente a Windows 10: con la versione 8.1 ci si troverebbe nella stessa situazione nel 2023 (fine del suo ciclo di vita).

In alternativa, si può scegliere di continuare col proprio S.O coscienti dei numerosi rischi per la sicurezza: primo fra tutti è l’elevato grado di esposizione a malware e virus. In questo caso, si può cercare di tamponare il rischio installando un ottimo antivirus: non è una soluzione sicura, ma solamente un piccolo aiuto.

 

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Fonte dei contenuti: tecnologia.libero.it – ilfattoquotidiano.it